• 13 giorni / 12 notti
• Date di partenza libere
• Supporto telefonico in italiano h24
• Volo escluso
Levi Strauss diceva che la cucina di una società è il linguaggio nel quale essa traduce, inconsciamente, la sua struttura. Il legame tra cibo e cultura è qualcosa di universale ed indissolubile. Durante questo viaggio, in compagnia di assistenti e guide parlanti Italiano visiterete
alcune delle città più belle del Paese, assaporando prodotti tipici, scoprendo i segreti del sakè e gustando i piatti più incredibili della tradizione che hanno reso la cucina giapponese patrimonio intangibile dell’umanità.
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Breve vademecum dell'ospite a tavola
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In Giappone, ad inizio pasto, è d'uso dire "itadakimasu" ("ricevo questo cibo con gratitudine"), mentre a fine pasto, "gochisosama (deshita) ("grazie per questo pasto").
Forchette e coltelli sono sostituiti dalle immancabili bacchette di legno che vengono servite in confezioni di carta. Come usarle? E’ molto semplice! Per prima cosa bisogna estrarre le bacchette dall’involucro e dividerle mantenendole a metà con il pollice, l'indice e il dito medio, come se si stessero reggendo due matite. Occorre poi far scivolare il dito medio tra le due bacchette. A questo punto una bacchetta si appoggerà tra il dito medio e l'indice e l'altra tra il dito medio e l'anulare. Aiutatevi osservando gli altri per capire meglio come usarle soprattutto per “afferrare” piccole quantità di cibo.
Le zuppe e i brodi possono invece essere assaporati direttamente dalla ciotola, tenendola bene con una mano. E’ naturalmente possibile usare le bacchette per prendere dal brodo piccole quantità di tofu o fettine sottili di alga. I noodle, serviti su un vassoio di legno, vengono semplicemente presi in piccole porzioni. Se vengono serviti insieme al brodo caldo, possiamo raccoglierli con le bacchette sollevando contemporaneamente la ciotola e sorseggiando il brodo facendone sentire il rumore: al contrario di quanto si potrebbe pensare, infatti, fa rumore è segno di apprezzamento per quello che stiamo assaporando, ed è quindi ben accettato.
Negli accoglienti bar giapponesi è d’abitudine versare la birra agli amici che ricambieranno il gesto riempiendoci a loro volta il bicchiere in segno di amicizia brindando al suono di un rumoroso Kanpai! (Salute!).
Chi invece ama bere whisky, potrebbe invitarvi a bere dalla sua bottiglia e prepararvi un drink. Molti bar permettono, infatti, ai clienti abituali di lasciare la propria bottiglia sulla quale verrà scritto il proprio nome, spendendo meno di quanto non si farebbe per ogni singolo drink. In questo caso, non bisogna ricambiare il gesto, a meno che non si abbia la propria bottiglia.